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Dal 15 maggio al 20 giugno 2016, le verifiche mirate alle "scarpe" delle nostre auto hanno interessato 42 province in sei regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia (limitatamente alle province di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta, ricadenti nel Compartimento Polstrada di Palermo). In pratica, un serbatoio di 14 milioni di veicoli immatricolati, pari al 39% del circolante nazionale.
Record di controlli: 12.000.
In totale, i controlli sono stati quasi 12.000, il numero più elevato nei 13 anni di storia dell'iniziativa nata nel 2003. La Stradale ha verificato 10.085 autovetture, 1.481 mezzi di trasporto leggero (per merci e persone) oltre che caravan (roulotte) e carrelli appendice. La campagna estiva 2016, infatti, per la prima volta ha incluso i pneumatici dei mezzi per il trasporto leggero. Il record dei controllati è in Lombardia, con 2.330 unità; fanalino di coda la Valle d'Aosta, con 253. Le verifiche sugli pneumatici hanno riguardato stati usura, omologazione, conformità alla carta di circolazione, omogeneità, equipaggiamento misto, pneumatici invernali o estivi. Naturalmente, la Polizia Stradale ha affiancato le attività per la campagna in corso alle sue tradizionali verifiche, comprese quella sulla revisione.
Gomme lisce per il 7% del campione.
Le cifre non sono confortanti: gli italiani circolano con gomme sempre più usurate. Dal precedente controllo a quello del 2016, i pneumatici lisci in circolazione sono più che raddoppiati e la loro percentuale è salita a quasi il 7% per le autovetture e all’8,5% per il trasporto leggero. Inoltre, il 6% delle vetture controllate aveva pneumatici non omogenei - lo scorso anno, le vetture che presentavano questa non conformità erano il 3,4%, circa la metà - con un picco che tocca il 15% per i mezzi di trasporto leggero. Per omogeneo devono intendersi gli equipaggiamenti di coperture differenti montate sul medesimo asse oppure di tipo diverso (estivo e invernale), sui due assi. I controlli svolti durante la campagna hanno posto in evidenza una sostanziale stabilità o, in alcune occasioni, un leggero calo dei veicoli controllati che, nonostante il periodo ormai estivo, montavano ancora pneumatici di tipo invernale, cioè marcati M+S, con o senza pittogramma alpino: una quantità sempre rilevante, pari a circa il 12% ed il 14%, rispettivamente per le vetture e i mezzi per il trasporto leggero. Si tratta di una pratica sconsigliata dal Ministero dei Trasporti e dai costruttori di pneumatici, che può avere effetti potenzialmente negativi sia sulla sicurezza stradale sia sui consumi di pneumatici e di carburante.
Poca manutenzione e scarsa cultura della sicurezza.
Il commento di Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, è amaro: "Questi dati sono da considerare con estrema attenzione nel loro insieme. Gomme lisce, danneggiate, non omologate, equipaggiamenti non omogenei e non conformi, pneumatici invernali in estate, sono la cartina di tornasole di una mancanza cronica di manutenzione che, per viaggiare sicuri, dovrebbe aumentare al crescere dell’età delle vetture. Invece, al contrario, peggiora. Da qui deriva un risultato sconfortante - ha concluso - in base al quale sono milioni i mezzi potenzialmente pericolosi in circolazione sulle nostre strade”.
Controllo e consapevolezza.
Del medesimo avviso, il commento di Giuseppe Bisogno, direttore del Servizio Polizia Stradale. “Siamo da sempre impegnati in prima linea nel garantire la sicurezza degli automobilisti – ha ricordato – ma l’attività di controllo deve viaggiare di pari passo con la consapevolezza, da parte degli utenti, che il corretto equipaggiamento del veicolo è la condizione primaria per affrontare un viaggio in sicurezza. Purtroppo sono ancora pochi gli automobilisti che prestano attenzione al fatto che la sicurezza in auto dipende anche dallo stato e dalla conformità delle gomme, che rappresentano letteralmente le “scarpe”del nostro veicolo. È necessario che si diffonda la cultura della sicurezza: l’automobilista deve imparare a viaggiare in condizioni di massima affidabilità".<
Sinistri e telefonini.
Il direttore Bisogno ha colto l'occasione per richiamare ancora una volta l'attenzione sull'incremento del numero degli incidenti, registrato nel 2015, e sulla tendenza, altrettanto in crescita, a un improprio utilizzo del telefono cellulare a bordo delle auto, spesso fonte di distrazione. In sintesi, per quanto riguarda le autovetture, il 16,08% del campione controllato ha evidenziato non conformità riguardo i soli pneumatici. La percentuale, sempre riferita alle sole auto, sale al 20,26% se si considera la mancata revisione, pure sanzionata dalla Polstrada.
Maglia nera a Lecco, Milano e Verona.
Come di consueto, i risultati di "Pneumatici sotto controllo" hanno offerto pure qualche spunto di campanilismo.Sul podio delle province in cui i controlli hanno dato gli esiti migliori, troviamo Rovigo con soltanto il 5% di non conformità sulle gomme. Seguono Cremona e Grosseto, con il 5,6% e il 6,2%. Maglia nera per i conducenti fermati in provincia di Lecco, con il 35,13%, Milano (26,24%, più di una vettura su quattro) e Verona, con il 24,52%.
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